martedì 7 maggio 2013

“Come se fosse ieri” con Red Ronnie al “Roxy Bar”

Alcuni giorni fa ho inviato un messaggio a Red Ronnie via social network. Non pensavo rispondesse, ma “Come se fosse ieri” tratta di una band da lui più volte seguita negli anni, tanto che, fra i giornalisti italiani, con programmi storici quali “Be Bop A Lula” e “Help”, è un po’ il simbolo dei report del 'fenomeno Duran Duran'. Lo nomino pure nel prologo. Ha ricevuto il libro in settimana scorsa e lo ha recuperato ieri in studio. Non lo aveva ancora letto. Così mi sono accomodata tranquillamente per seguire la diretta streaming del “Barone Rosso” su Roxy Bar TV, quando, a dieci minuti dall’inizio della trasmissione, mi invia un tweet per chiedermi se sono online. In trance e deshabillé, mi appresto a usare Skype per la seconda volta in vita mia, e non per chiamare un parente o un amico, ma per subire il trauma della diretta TV. Due contatti (già in diretta) quando perché la connessione era lenta quando perché non sapevo come far partire la videocamera del pc della Barbie mentre lo guardavo sullo schermo grande, da dove arrivava l'audio in ritardo da disattivare, il sottolineare (per fortuna) la spontaneità del messaggio e della chiamata all'ultimo momento, l'oscurità della lampada bruciata e domande sulla vita privata a cui ho risposto col mutismo, i Duran Duran, il libro, il passaggio all'heavy metal a seguito della lettura della bio sul retro, un salto improvviso su "Master of Puppets" dei Metallica riguardo il primo disco metal che mi veniva in mente... stavamo parlando di anni '80, non sapevo che volesse parlare delle origini, altrimenti gli avrei detto "Paranoid" dei Black Sabbath, così entro definitivamente nel pallone quando si alza per cercare un vinile degli Iron Butterfly in riferimento ai primi richiami all'espressione 'heavy metal' mentre io credevo stesse recuperando "Born to be wild" e raccontavo (sempre in tema di 'palo in frasca') che sabato scorso ero all'anteprima del nuovo CD dei Death SS che lui ospitò in un'epoca in cui su altre TV sarebbero apparsi improponibili. Poi pure Pisa e i cinesi, che vorrebbero visitarla e venire qui per studiare il Rinascimento all'Univesità ("Ma ci sono già, dappertutto!"). Ho raggiunto il culmine quando, svampita come pochi, ho sbottato con: "Io la conosco una cinese che va all'Università a Pisa" non contenta, trallallà, "però fa medicina!" Tra il mio imbarazzo e lo stile di Red che tocca contemporaneamente mille argomenti non sono stata certo spigliata quanto un navigato attore teatrale, per dirla con un eufemismo. Ho persino dimenticato di salutare Gianni Fantoni che mi ha tenuto compagnia mentre Red spulciava la sua infinita collezione di vinili. Non so se avrò il coraggio di guardare il filmato se e quando sarà disponibile in archivio. In ogni caso terrò aggiornata la pagina “Rassegna stampa”... e il libriccino gira.

Un 'grazie infinite' a Red per lo spazio dedicatomi!

Irene



Aggiornamento dell'11/5: la puntata del 6/5.

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